Il lavoro, è inutile negarlo, può rappresentare e spesso rappresenta una delle cause principali dei problemi legati al sonno. Non solo chi fa turni o chi lavora fino a tardi (o anche da casa) ha problemi a dormire: lo stress legato a situazioni lavorative pesanti può causare difficoltà del sonno anche a chi finisce il turno presto o fa un lavoro part-time.
Dormire a sufficienza, d’altronde, è essenziale per rigenerarsi, per rendere bene al lavoro, per evitare problemi di memoria o irascibilità. Vediamo allora quali sono i 4 principali suggerimenti della NSF (National Sleep Foundation) per riposare bene.
1) allontanare e spegnere il cellulare: tenere il cellulare, il tablet o il computer portatile sul comodino può impedire un buon sonno. Il motivo? La luce blu che questi apparecchi emettono manda dei segnali al cervello, il quale rimane attivo.
2) fare attività fisica: non importa se leggera o pensante, ma l’attività fisica è in grado di alleviare lo stress e l’ansia che si accumulano durante una giornata (o un periodo) pesante.
3) fare un pisolino: gli americani lo chiamano “power nap” o pisolino rigenerante, e di solito si fa durante la pausa pranzo (se c’è la possibilità) o appena rientrati dal lavoro. Il suo potere rigenerante è incredibile, bisogna solo provare! L’indicazione è che non duri più di 20 minuti, altrimenti può andare a intaccare le ore di sonno e inoltre porta ad una fase di sonno profondo che ci fa sentire più stanchi di prima quando ci svegliamo.
4) praticare la Mindfulness: non serve molto tempo, basta ricavarsi qualche minuto senza apparecchi elettronici o altre distrazioni, in un luogo tranquillo, per concentrarsi sul respiro e lasciare che la mente si calmi. Questo ci aiuterà a capire che non tutto è urgente come sembra e che alcune cose possono essere lasciate perdere a favore di una rigenerante notte di sonno.