Benché spesso non ci si faccia caso, i luoghi comuni sono diventati una parte importante delle nostre vite e condizionano il modo in cui viviamo; mentre, però, alcuni luoghi comuni sono innocui per la nostra felicità (es. “non ci sono più le mezze stagioni”), altri influenzano pesantemente (e, spesso, erroneamente) le nostre scelte.

L’argomento di questa settimana è molto legato a quello della settimana scorsa – non sono o non mi sento abbastanza …
In aggiunta al non sentirsi preparati, talvolta non seguiamo un nostro progetto/sogno/obiettivo anche perché “non sappiamo da dove cominciare.”

Fermiamoci un momento a riflettere: cosa vuol dire non sapere da dove cominciare? Di solito non significa che letteralmente non so capire da dove partire, piuttosto vediamo il nostro obiettivo talmente lontano e irraggiungibile, che il solo pensiero di tutte le cose che ci sono da fare per arrivarci, ci scoraggia. E’ un po’ come quando sappiamo che abbiamo di fronte a noi una giornata piena di impegni diversi o di cose da fare: il solo pensiero ci fa passare la voglia di farle.

Quando non sappiamo da dove cominciare oppure utilizziamo questa espressione nel senso appena visto, la cosa migliore da fare è scrivere: quali sono le cose da fare per arrivare là? Cosa posso fare oggi? Se per esempio il mio obiettivo è cambiare lavoro, cosa mi serve per farlo? Dovrò ad esempio vedere se il mio curriculum vitae è aggiornato, posso farlo oggi? Oppure posso stilare una lista dei luoghi dove voglio andare per cercare lavoro?
Lo stesso vale per tutti gli altri obiettivi, siano essi di natura professionale o personale. C’è sempre un punto da cui partire, e se cerchiamo di partire da qualcosa che non sia eccessivamente gravoso o complicato per noi, riusciremo a superare il luogo comune del “non so da dove cominciare”.