Ieri sera io e mia sorella rientravamo in macchina da un corso e siamo finite col discutere sulla perseveranza, ognuna di noi con i propri esempi e le proprie esperienze.
Io le ho detto che ammiro le persone perseveranti, perché non mollano finché non hanno raggiunto il risultato desiderato, non importa quante porte in faccia debbano prendere; lei mi ha risposto con dei distinguo, nel senso che – soprattutto per quanto riguarda i rapporti personali – essere offesi o maltrattati da qualcuno e continuare a cercare un modo per andarci d’accordo forse è cieco accanimento più che perseveranza.
Ho ripensato a lungo a questa conversazione, per capire se avessi ragione io oppure lei; e sono arrivata alla conclusione che ognuna di noi ha ragione.
Non esiste un unico metro di misura: esistono molte sensibilità, molti caratteri, molti principi e molti credo; spaziano dal bianco al nero attraverso milioni di tonalità di grigio, e chi può dire che una tonalità di grigio sia meglio dell’altra o sia peggio del bianco o del nero?
E’ anche per questo motivo che trovo così affascinante il mio lavoro: ogni giorno scopro che le cose hanno significati diversi per ognuno di noi, e riuscire ad aiutare le persone a dare il proprio significato alla propria vita è una delle cose più belle che esista al mondo – per me, naturalmente.