Dopo decenni passati a decantare la perfezione come unico possibile canone di bellezza, molte case di moda sembrano essersi accorte dei danni che questo ha provocato nella società. Sono sempre più frequenti, infatti, i casi di disturbi alimentari tra gli adolescenti e questo trend è legato ad un concetto di perfezione che sembra essere universale mentre in realtà è imposto e relativo – quello che è perfetto in Europa non lo è in Africa o in Asia, quindi la perfezione assoluta non esiste.
Ormai da un po’ di tempo la moda guarda all’imperfezione e alla diversità come ad un elemento prezioso e distintivo, e sulle passerelle come all’interno delle campagne pubblicitarie si vedono apparire modelle e modelli che hanno dato inizio al futuro della moda, mettendo le proprie peculiarità in primo piano.
Alcuni esempi:
– Melanie Gaydos, nata con la la displasia ectodermica, una malattia che altera lo sviluppo delle ossa e del tessuto cartilagineo. Il suo volto molto particolare è il simbolo ed il canone di una nuova bellezza.
– Tess Holliday, il cui sogno è sempre stato quello di fare la modella a dispetto delle sue forme, per molti anni non in linea con i dettami della passerella: questo non l’ha scoraggiata nel cercare di realizzare il suo desiderio, ed oggi è una modella professionista apprezzata da moltissimi fotografi e stilisti.
– Winnie Harlow, il cui corpo segnato dalla vitiligine (malattia caratterizzata da zone della pelle visibilmente più chiare) è la caratteristica che l’ha resa famosa e riconoscibile in tutto il mondo.
– Daphne Selfe, che a 88 anni ancora posa per campagne milionarie, a dispetto di chi dice che per fare la modella devi essere giovane.
– Viktoria Modesta e Rebekah Marine, rispettivamente senza una gamba ed un braccio (e quindi spesso definite come “modelle bioniche”), hanno trasformato le protesi in un accessorio di moda che di fatto le ha consacrate tra le modelle più apprezzate al mondo.
Chissà che questo trend sia l’inizio di una nuova consapevolezza per molti – non solo per gli adolescenti che sognano un futuro in passerella ma anche per le case di moda ed i media.