Emozioni come rabbia e tristezza sono spesso considerate come conseguenze dello stress e del dolore, ma recenti studi pubblicati da alcuni ricercatori della Penn State suggeriscono che anche le emozioni negative o miste possono fungere da fattori stressanti.
Il manoscritto, di cui da notizia neurosciencenews.com, pubblicato dalla rivista Psychological Reports il 6 settembre scorso, esamina la relazione tra emozione e dolore nelle donne con artrite reumatoide (RA).
“Spesso pensiamo all’emozione come ad una conseguenza di stress e dolore, ma i nostri risultati suggeriscono che in determinate circostanze emozioni negative, complesse o miste possono essere esse stesse un fattore di stress che a sua volta aumenta l’infiammazione” afferma Jennifer Graham-Engeland, professore associato di salute biocomportamentale e autore principale del manoscritto.
Graham-Engeland e i suoi colleghi ipotizzano che l’infiammazione – di cui si trova traccia nelle analisi del sangue – possa essere connessa ad emozioni e dolore. Essi hanno sviluppato una nuova metodologia e l’hanno usata per testare come uno stato emozionale (rabbia, tristezza, felicità) influenzi la risposta infiammatoria allo stimolo del dolore. “Meglio capiamo la connessione esistente tra emozione e dolore, maggiori opzioni di guarigione possiamo sviluppare, compresa la consulenza psicologica contro il dolore fisico”, ha dichiarato Graham-Engeland.
I soggetti dello studio hanno partecipato ad una visita di 5 ore presso il Centro di Ricerca clinica della Penn State. I partecipanti variavano solo in base alla manipolazione delle loro emozioni (rabbia, tristezza, felicità versus visita non emozionale). Per fare questo, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di pensare, scrivere e parlare dei propri sentimenti rispetto ad una specifica emozione tra quelle elencate qui sopra.
Dopo aver effettuato questa “manipolazione emotiva”, è stato causato ai partecipanti un dolore acuto premendo sulle giunture più sensibili o gonfie, così come viene fatto durante un esame clinico di routine. Sono state quindi effettuate le analisi del sangue a intervalli di tempo regolari, ad es. subito, dopo dieci minuti, dopo un’ora, dopo 100 minuti rispetto allo stimolo del dolore.
Le analisi hanno dimostrato che quando i partecipanti manifestavano più rabbia rispetto al proprio standard, i valori del sangue legati all’infiammazione risultavano maggiormente elevati. “Questo risultato corrobora anche altri studi in cui si è scoperto che gli stati emozionali possono causare o contribuire a specifiche risposte psicologiche allo stress e/o al dolore”, aggiunge Graham-Engeland.
Il team di ricerca ha fatto anche un’altra interessante scoperta durante lo studio: quando le emozioni negative provate erano diverse da quelle che i ricercatori volevano far provare – es. il partecipante era triste mentre si voleva farlo focalizzare sulla rabbia -, i partecipanti mostravano alti livelli dei valori di infiammazione ma anche alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
“Questi risultati sono cruciali per comprendere ancora meglio il ruolo delle emozioni, dello stress e del dolore sugli stati di infiammazione; di conseguenza, si possono creare nuovi strumenti clinici per trattare l’infiammazione e il dolore e per gestirli”. conclude la ricercatrice.
Nonostante questo studio si focalizzasse sui pazienti affetti da RA, Graham-Engeland si dice convinta che simili risultati emergeranno anche da altri, più ampi studi sull’argomento.
Come dire… anche per quanto riguarda le connessioni dolore fisico-emozione, la domanda è legittima: è nato prima l’uovo o la gallina?