Secondo una recente ricerca citata in neurosciencenews.com, quando giudica la caratura morale degli altri, la gente si basa sulla buona impressione ma è pronta ad aggiustare la propria opinione rispetto a chi si è comportato male.
Questa flessibilità nel giudicare i trasgressori aiuta a spiegare sia come gli esseri umani perdonino sia come mai alcuni di essi rimangano intrappolati in relazioni nocive, dichiarano gli autori dello studio.
La ricerca è stata condotta da un gruppo di psicologi di Yale, della University of Oxford, della University College London e della International School for Advanced Studies. “Il cervello crea le opinioni sociali in modo che il perdono sia permesso”, afferma la psicologa di Yale Molly Crockett, autore senior dello studio. “Siccome talvolta le persone si comportano male involontariamente, dobbiamo essere in grado di aggiornare delle opinioni che siano scaturite da un fraintendimento. Altrimenti, rischieremmo di porre fine alle relazioni in maniera prematura e perdere i benefici delle relazioni sociali.”
Attraverso una serie di esperimenti, più di 1500 soggetti hanno osservato le scelte di due estranei posti davanti ad un dilemma morale: se infliggere o meno un doloroso shock elettrico ad un altra persona in cambio di denaro. Mentre i “buoni” estranei nella maggior parte dei casi si sono rifiutati di infliggere dolore, i “cattivi” estranei hanno cercato di massimizzare i propri profitti indipendentemente dalle conseguenze dolorose. Ai soggetti osservanti è stata chiesta un’opinione sulla caratura morale degli estranei e gli è stato chiesto anche quanto certi fossero dell’opinione espressa.
I soggetti hanno dimostrato di farsi rapidamente un’opinione stabile e positiva dei “buoni” estranei e di essere altamente certi del proprio giudizio. Al contrario, i soggetti non si sono dimostrati così sicuri della propria opinione rispetto ai “cattivi” estranei e hanno anzi talvolta cambiato opinione rapidamente. Ad esempio, quando un cattivo estraneo effettuava una scelta generosa, l’opinione dei soggetti su di esso migliorava immediatamente – fino al momento in cui l’estraneo non si fosse dimostrato nuovamente cattivo.
“Questo pattern di aggiornamento dell’opinione è in grado di far luce sul motivo per cui talvolta le persone rimangono in relazioni nocive”, ha affermato Crockett. “Noi pensiamo che queste scoperte rivelino una predisposizione di base al concedere agli altri, perfino agli estranei, il beneficio del dubbio. La mente umana è nata per mantenere le relazioni sociali, anche quando i partner o gli amici talvolta si comportano male.”
Questa ricerca inoltre ha fatto luce su disordini psichiatrici che coinvolgono le difficoltà sociali, come il Disturbo Borderline di Personalità. “L’abilità di formarsi opinioni accurate sugli altri è cruciale per lo sviluppo e il mantenimento di relazioni sane” ha dichiarato Jenifer Siegel, dottorando ad Oxford e lead author del documento. “Abbiamo sviluppato nuovi strumenti per misurare la creazione delle opinioni, i quali possono aiutare a migliorare la nostra comprensione delle disfunzioni relazionali.”