Nei post che ho pubblicato questa settimana abbiamo parlato della PAURA, una lettera al giorno, analizzandola, cercando di capirla un po’ meglio, per poterla affrontare e superare.
Abbiamo detto che la paura è positiva, che va accettata, che è unica per ognuno di noi, che è ricorrente e che è astratta, che non esiste se non nella nostra mente.
Durante l’ultimo post di ieri, poi, ho lanciato una provocazione: perché non comportarsi come la paura? In effetti, abbiamo molto da imparare dalla paura, e se adottassimo anche noi anche solo una parte degli strumenti che lei adotta per raggiungere i nostri obiettivi, saremmo certi di riuscirci, come è certo che la paura, quando ci si mette, riesce sempre a raggiungere il suo obiettivo, ossia quello di impaurirci.
Vediamo allora quali sono i comportamenti della paura:
– la paura riesce a farci credere che esiste! Chi, prima del video di ieri, ha mai pensato che la paura non fosse reale? Che non esistesse davvero? La paura, l’abbiamo detto, non è un oggetto, non si può toccare, né disegnare, né descrivere, eppure riesce a travolgerci e a impossessarsi di noi. Questo ci insegna che possiamo rendere reali anche le cose irreali, ci insegna che quello che proviamo ha influenza nella nostra vita indipendentemente che sia reale o meno, quindi facciamolo anche con le cose positive! Inseguiamo il divertimento, la gioia, la risata, la felicità: questo avrà effetti positivi sulla nostra vita!
– La paura è forte, riesce a farci credere che se oseremo fare la cosa di cui abbiamo paura, potremmo morire! Ora, naturalmente dipende di cosa parliamo, perché aver paura di buttarsi da un grattacielo senza paracadute ha senso ed è meglio evitare di farlo… ma aver paura di fare una telefonata? Aver paura di rivolgere la parola a qualcuno? Se abbiamo queste paure, la nostra reazione sarà “non ce la faccio” che nel linguaggio della paura significa “potrei morire se lo facessi”. In realtà non è così, e la cosa che ci insegna la paura in questo caso è che la nostra forza ci può portare ovunque. La forza non è della paura, è nostra. La paura nasce qui dentro e la forza della paura viene da qui dentro, quindi è nostra. Possiamo usare quella forza per quello che vogliamo.
– La paura insiste: non esiste nessuno (a meno che non abbia una disfunzione cerebrale) che non ha paura. E la paura resta con noi per sempre. E anche quando ho superato una paura, la prossima volta che farò quella cosa un po’ di paura mi verrà, sempre meno col tempo ma comunque mi verrà. L’insistenza è determinazione. E quando vogliamo raggiungere un obiettivo, la determinazione è quello che ci serve per non mollare al primo tentativo andato a vuoto.
– La paura è mutevole: la paura non è solo paura, è anche ansia, stress, fobia, tachicardia, incertezza, senso di inadeguatezza, spossatezza, tristezza… mille maschere per la stessa cosa, mille elementi diversi di un’unica squadra che perseguono, ognuno a suo modo, lo stesso obiettivo. E se usassimo questa strategia per il nostro bene? Usando la determinazione, la volontà, l’impegno, la consapevolezza, la gioia, la positività come componenti della squadra che vuole raggiungere il nostro obiettivo?
Abbiamo stravolto il punto di vista. Abbiamo guardato alla paura attraverso lenti diverse, decifrandone le caratteristiche per usarle a nostro favore.
Ora ci manca solo un tassello: superare le nostre paure. Usare un metodo efficace, che tenga conto di quanto detto in questo e nei precedenti post, per affrontare le nostre paure.
Tra un paio di giorni pubblicherò un altro articolo in cui vi illustrerò questo metodo, e non vedo l’ora di farlo perché è veramente un metodo innovativo e differente da tutto quello che avete visto finora.
Quindi, vi aspetto qui tra un paio di giorni!