Siamo oggi al terzo di 5 post sulla Paura: una lettera al giorno, la analizzeremo, cercando di capirla un po’ meglio, per poterla affrontare e superare.
Oggi parleremo della U COME UNICA: la paura è unica.
Benché si possano fare delle generalizzazioni sui tipi di paure, sulle fobie, sui meccanismi della paura, in realtà ognuno di noi ha il suo tipo di paura, il che significa che ognuno di noi ha paura di una cosa diversa, le sue motivazioni sono diverse e anche le reazioni variano.
Quando ho iniziato ad affrontare le mie paure, in cerca di un metodo che funzionasse, mi sono imbattuta in molte generalizzazioni del tipo “sostituisci la frase ‘ho paura di fallire’ con ‘fallirò solo se sarò io a volerlo’”, oppure “se hai paura degli strapiombi, vai vicino ad essi finché non ti sarà passata la paura”. Ho notato che questi metodi funzionano con qualcuno ma non con tutti e mi sono convinta che generalizzare non sia la soluzione. E’ per questo che il mio metodo, quello che ho usato su me stessa e che insegno – e fra qualche giorno ne parlerò qui più approfonditamente – parte dall’idea che ognuno ha le sue paure e le sue reazioni, ed ognuno di noi dovrà avere un metodo diverso per affrontarle.