Quando mi alzo, la mattina, so di avere 86400 secondi di tempo a disposizione; qualcuno di questi l’ho già usato dormendo, il resto è a mia disposizione.
I secondi, come i soldi, sono preziosi; si possono perdere; si possono usare bene o male.
A differenza dei soldi, però, i secondi non si accumulano: quando sono persi, sono persi.
Che ne dici, allora, di sfruttarli meglio? E non intendo solo nel senso di fare più cose – anzi, tante volte rallentare porta a usare meglio il tempo a disposizione – ma anche e soprattutto di godersele, di vivere pienamente, di non rimpiangere nulla.
– La prima cosa da fare per sfruttare meglio il proprio tempo è osservare come lo si sta usando ora. Prova ad osservare in cosa se ne va il tuo tempo durante il giorno, da quando ti alzi a quando vai a dormire la sera.
– Nell’osservare come usi il tuo tempo, ti capiterà di dire “ho perso tempo a fare…” o frasi del genere: in cosa hai perso tempo? quali sono secondo te le perdite di tempo? E’ proprio vero che quella è una perdita di tempo? Se, ad esempio, cercavo un libro da acquistare su internet e mi sono perso nel web finendo per guardare video di animali divertenti, forse questa è una perdita di tempo; se però il mio lavoro è il film maker, guardare quei video potrebbe essere stata una fonte di ispirazione.
– Conta il tempo che ritieni di aver perso: naturalmente, nessuno pretende la precisione assoluta, anche un’approssimazione può andare bene. Alla fine di ogni giorno, avrai un’idea più precisa di quanto tempo hai perso ma soprattutto questo ti servirà per il futuro: ogni volta in cui ti capiterà una situazione simile, probabilmente starai più attento, consapevole che il tuo tempo è prezioso e non è accumulabile.
Tutti noi siamo direttori della nostra, personale banca del tempo e non ce ne rendiamo conto; è ora che ci riappropriamo di questo straordinario ruolo, così come è ora che ci prendiamo la responsabilità di come usiamo il nostro tempo.