Sta per essere pubblicato uno studio condotto da ricercatori di tre università diverse, la Virginia Commonwealth University, la University of California e la University of Kentucky secondo il quale la Mindfulness sembra essere una delle migliori strategie per la regolazione delle emozioni e quindi per il superamento della violenza dovuta all’emarginazione sociale.
I ricercatori di queste tre università hanno sottoposto 40 studenti universitari ad un esperimento che potesse misurare il loro livello di Mindfulness (consapevolezza) attraverso la risonanza magnetica.
Il cervello di ogni studente è stato monitorato in diretta mentre giocava a palla (virtualmente) con quelli che credeva fossero due altri partner. Durante l’ultimo terzo di gioco, lo studente monitorato non riceveva più la palla dagli altri, come se fosse stato escluso dal gioco.
Finita la sessione di gioco, lo studente veniva intervistato per capire il suo livello di stress durante il gioco. Gli studenti con un alto livello di Mindfulness sono risultati più bassi nel livello di stress quando sono stati esclusi dal gioco.
Non ci addentreremo qui in spiegazioni squisitamente mediche (per chi fosse interessato, il testo originale dell’articolo, “Social Rejection Can Lead to Violence But, Mindfulness May Be the Solution” si trova in “Neuroscience News”, June 15, 2018); ciò nonostante, l’esperimento suggerisce che le persone che praticano la mindfulness non sono stressate o ferite dall’emarginazione sociale come le altre.
Questo perché la loro risposta all’emarginazione non è discendente, ossia non intende inibire l’emozione conseguente al rigetto, ma ascendente, ossia queste persone utilizzano strategie di regolazione emotiva tali per cui il rigetto non risulta così stressante. In altre parole, non cercano di eliminare, nascondere o negare che stanno male per essere state escluse ma semplicemente l’esclusione non le fa stare troppo male.
“Questo aspetto è molto importante perché la reazione discendente, al contrario, cerca di sopprimere l’emozione e spesso si ritorce contro di noi causando conseguenze emotive indesiderate quali l’impulsività” ha dichiarato David Chester, Ph.D., assistente presso il Dipartimento di Psicologia, co-autore di questo studio e direttore del Social Psychology and Neuroscience Lab presso la Virginia Commonwealth University.
“Un eccessivo ricorso a reazioni discendenti può portare ad un vero e proprio fallimento nel gestire le proprie emozioni”, aggiunge Alexandra Martelli, una delle autrici di questo studio, ricercatrice presso il Social Psychology and Neuroscience Lab e dottoranda nel Dipartimento di Psicologia presso il College of Humanities and Sciences. “Al contrario, le strategie ascendenti come la Mindfulness sono efficaci nel regolare emozioni difficili quali la frustrazione che tipicamente sfocia in atti violenti ed aggressivi”.