Quando navighi su internet o sei su Facebook, ti capita di avere l’impressione che ci sia sempre qualcuno pronto a venderti qualcosa?
Visto dall’altra parte, ci sono molte persone che operano nei campi più disparati (dallo sviluppo personale come me, al marketing, al fitness, ecc.) e che vorrebbero mostrarti un metodo che hanno scoperto o utilizzato, in grado di farti raggiungere i risultati sperati.
Il loro scopo è quello di essere influenti, ma spesso questo viene confuso con la manipolazione. Mi è capitato spesso di sentir parlare persone geniali, che hanno ideato un sistema per rivoluzionare il proprio campo, ma che non riescono a comunicarlo alla gente per paura di essere percepiti come manipolatori.
La questione è molto delicata, ed in effetti il confine tra influenza e manipolazione è molto sottile. Posso dire una cosa per fugare ogni dubbio ed eliminare le ovvietà una volta per tutte: l’influenza è positiva, la manipolazione è negativa. Se questo articolo ti permette di riflettere su aspetti che non avevi considerato, ti ho aiutato a crescere, quindi ho un’influenza positiva su di te; se gioco sui tuoi sensi di colpa per farti fare qualcosa, invece, ti sto manipolando.
Di sicuro non è tutto bianco o nero: spesso nel marketing vengono utilizzate delle strategie che a prima vista rientrerebbero nella sfera della manipolazione, ma il loro scopo è positivo – far capire a più persone possibili che un certo sistema o metodo funziona.
Come può fare allora una persona che abbia trovato una soluzione innovativa, che la voglia condividere con gli altri ma che non voglia manipolarli, ad essere influente?
Ti lascio degli spunti di riflessione sull’influenza a questo scopo: sicuramente, dopo averci riflettuto, vedrai il concetto di “essere influente” sotto tutta un’altra luce.
1) Partire da te stesso: l’influenza non è un cosa che appartiene agli altri ma a te. E’ una percezione che tu hai di te stesso e parte dalle convinzioni che hai: se pensi che influenzare equivalga a manipolare, questo è un tuo credo, e faresti meglio a lavorare per smantellarlo prima di cercare di far capire agli altri quanto geniale sia il tuo sistema. E l’unico modo per fare questo è che il tuo obiettivo sia effettivamente positivo: non puoi convincerti di essere influente se stai vendendo ghiaccio agli eschimesi, così come non sarai mai un manipolatore sei il tuo obiettivo è condividere una nuova idea per permettere agli anziani di rimanere in forma più a lungo.
2) Ascoltare e comprendere: una parte essenziale dell’essere influenti, in contrasto con l’essere manipolativi, sta nell’ascoltare e comprendere gli altri. La persona influente è in grado di capire le esigenze e cerca di adattarsi ad esse con i propri strumenti.
3) Connettersi agli altri: subito dopo l’ascolto e la comprensione, viene la connessione. Connettersi agli altri è essenziale perché si crea una vicinanza, si condividono circostanze e/o esperienze o prospettive che sono cruciali nel far capire quanto la persona influente sappia di cosa si sta parlando.
Spero di essere stata influente anch’io con questo post, nel senso che spero tu abbia potuto leggere la tua capacità di influenzare gli altri come una cosa estremamente positiva! Mi piacerebbe sentire il tuo parere su questo, anche perché so che la questione è spinosa e meriterebbe un dibattito più ampio e approfondito.