Voglio iniziare questo post citando alcune parole di un libro che sto leggendo, “Molecole di emozioni” di Candace Pert.
Candace Pert era una biologa che nella sua carriera si è pian piano spostata verso una comprensione sempre maggiore della stretta relazione tra mente, corpo ed emozioni ed il suo approccio alla scienza è divenuto più olistico e rispettoso dell’influenza che hanno le emozioni sulla nostra salute.
Ad un certo punto, siamo negli anni ’90, Candace aveva scoperto quella che le sembrava una possibile via per curare l’AIDS senza effetti collaterali. I suoi sforzi, peraltro enormi, di farsi finanziare una sperimentazione clinica per tale cura furono vani. Dopo anni passati a cercare un finanziatore, Candace si trovò ad un congresso a Boston in cui sarebbe intervenuto Deepak Chopra, famosissimo autore e medico indiano oltre che esponente di spicco della pratica della meditazione trascendentale.
Candace ad un certo punto pose una domanda a Chopra (riporto testualmente le parole del libro):

“Deepak, non so cosa mi succede. Ho un farmaco eccezionale che potrebbe salvare molte vite umane. Ci lavoro da anni, ma non riesco a promuoverlo. In che cosa sbaglio?” Lui mi ascoltò con attenzione e poi, fissandomi con calma negli occhi, mi diede una risposta sconcertante: “Ci mette troppo impegno!” Poi sorrise.

Questa frase mi ha fatto riflettere e voglio condividerla con voi, perché ho ripensato a tutte le volte in cui ho sentito una mamma dire “ho provato a lungo ad avere un bambino, ma senza risultato, e diventavo sempre più ansiosa. Quando finalmente mi sono rilassata, sono rimasta incinta”. Oppure quando le mie amiche mi dicevano “sono rimasta a lungo single senza la voglia di esserlo, e mi disperavo per il fatto di non trovare un compagno. Quando ho smesso di cercarlo, è arrivato”.

La morale è importante, direi addirittura fondamentale. Un conto è impegnarsi, un altro è impegnarsi troppo. Formulare i propri desideri, gioire di essi, cercare di realizzarli equivale ad impegnarsi; farsi prendere dall’ansia e dalla disperazione perché non ci siamo ancora riusciti equivale a impegnarsi troppo. Non è così che funziona. Le emozioni come la gioia, l’attesa, la felicità e la FIDUCIA ci portano dove vogliamo, mentre l’ansia, la disperazione, lo sconforto e la PAURA ci soffiano contro come un vento che ci spinge sempre più lontano dai nostri obiettivi.

Ti ci ritrovi? Ti è capitato di essere “troppo impegnato” in qualcosa nella tua vita?